La via Emilia è strada di espressioni culturali che attraversano stili differenti, linguaggi che riescono a trovare una identità precisa, che deriva dal loro rapporto con i luoghi che li generano, e che spesso li fa diventare forme di espressione internazionale.

Accade, sin dai primi anni 90, con la musica elettronica dance, quando Daniele Davoli,  un dj del Marabù, storica ‘balera’ di Reggio Emilia, realizzò, nel proprio studio di registrazione, un brano, ‘Ride on Time’, che arrivò ai primi posti delle classifiche internazionali.
Adesso è la volta di Benny Benassi, reggiano anche lui, che, adolescente, al Marabù ci andava ad ascoltare i remix di Davoli ed è diventato uno dei dj più celebri del mondo, produttore nell’ultimo album di Madonna e stretto collaboratore dei Rolling Stones.

E’ anche uno dei pochi italiani (un altro, per fare un nome, è Domenico Modugno), ad aver vinto un Grammy Award, gli Oscar della musica

Adesso, dice Benassi, Adesso il dj può osare, ha la fortuna di poter testare il proprio lavoro ogni sera, di fronte al pubblico, per avvertirne le reazioni. Ed è una bellissima gara, perché, complice lo sviluppo della tecnologia,, il livello qualitativo medio delle produzioni è altissimo. Io potrei preparare un dj set utilizzando esclusivamente le canzoni che tanti aspiranti dj mi spediscono quotidianamente, sono tutte già pronte per andare sul mercato. E moltissime sono realizzate da artisti italiani spesso sconosciuti.

E,  a proposito dell’invito di Madonna, che gli ha chiesto di produrre il suo ultimo disco MDNA, ‘Le esperienze che lasciano un segno avvengono sempre nella maniera più semplice. Madonna è interessata alle nuove realtà della dance music internazionale. L’avevo conosciuta perché il suo management mi aveva invitato ad aprire anni fa la sua data romana. Ci ha chiesto alcuni provini e poi è arrivata una sua telefonata per invitarci a raggiungerla nel suo studio di registrazione a Londra

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