Fuori i compagni dalle balere
Ci sono i protagonisti del liscio originale, come Carlo Brighi, detto Zacl èn, che nella Forlì dei primi del 900 mescolava valzer e polke e faceva ballare i contadini dopo una giornata di lavoro e ci sono i rocker più poetici, quelli che hanno portato le atmosfere nebbiose della Bassa all’interno delle visioni pop italiane.
E’ pensato proprio come un itinerario che attraversa la Via Emilia, Fuori i compagni dalle balere, il libro di Raffaele Meale, appena pubblicato, che racconta il suono, vivace e dalle mille diramazione della regione più ‘musicale’ d’Italia. Un percorso storico, che non poteva che partire dal liscio e da Nilla Pizzi, dall’idea di una musica ‘popolare’ ma non necessariamente espressione delle tradizioni . Anche, come nelle ballate di Zacl’èn, inventandole, mettendo insieme arie che venivano da altri paesi con il folk. Un percorso che mette in evidenza quanto di quello spirito, che sa essere pragmatico e al tempo stesso romantico, tipico della Regione, ci sia in artisti apparentemente molto lontani tra loro.
Dal rock degli anni 90, dalla poesia immersa nella terra emiliana dei CCCP, sino ai nuovi gruppi, dalle canzoni che rendevano gioioso un sabato sera a Francesco Guccini, questo libro ci offre un panorama della musica emiliana ricco di personaggi tutti con una decisa personalità.
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