Fare un film con Luigi Ontani
DisinCantoIconico è un film d’arte che dialoga con l’immaginario poetico di Luigi Ontani, uno degli artisti più rappresentativi dell’arte contemporanea internazionale. La pellicola è stata girata tra Bologna e Vergato ed elaborata con la tecnica dell’animazione in stop motion. L’artista ha supervisionato il progetto prendendo parte attiva anche nella fase delle riprese: nella video animazione gli oggetti ricorrenti della sua poetica, come i grilli e le maschere, prendono vita sul suo corpo creando nuovi tableaux vivants. Il regista, Maurizio Finotto, ha scritto per Viaemiliamagazine, queste noto di presentazione.
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Tutto è iniziato, intendo sul serio, anche se già da un po’ stavo preparando le basi di questo progetto, dall’incontro quasi casuale di due anni fa con Luigi Ontani dalle parti di Piazza del Popolo a Roma. Luigi Ontani ha lo studio lì vicino e io in quel periodo avevo una insegnamento all’Accademia di Roma che si trova proprio da quelle parti.
L’ho fermato per strada e lui mi ha invitato al bar Rosati, un bar mitologico per il mondo dell’arte, per raccontargli cosa volessi proporgli. Da quel giorno mi sono chiesto spesso cosa stessi realizzando. Molti mi chiedevano se era un’opera di Ontani, se era un mio video, se era un video nato a scopo didattico. Alcuni mi dicevano che non si capiva cosa fosse e che questo una volta realizzato potesse essere il suo limite.
Adesso che questa cosa c’è, si chiama “DisinCantoIconico” ed è finita, io credo che sia un pò tutte queste cose.
E nessuna credo tolga importanza all’altra perché tutte insieme fanno si che questa cosa esista e comunichi.
Credo sia anche stata un’opportunità data da questa mia duplice veste di regista e docente che mi ha permesso di invitare un gruppo di bravi professionisti e artisti a lavorare a questo progetto e come docente nel selezionare e coinvolgere degli studenti provenienti da varie discipline dell’Accademia di belle arti come Video, Scultura, Pittura, Fashion, Grafica, Comunicazione.
Una modalità che ha arricchito questo progetto anche di una importante componente esperienza formativa.
Dal punto vista artistico posso dire che il rapporto con Ontani è stato come trarre un film da un libro riccamente illustrato che ho cercato di trasformare in immagini in movimento.
Solo il lavoro di preparazione e studio ci ha impegnato quasi un anno.
Questo per creare qualcosa che non tradisse l’estetica e la poetica di Ontani ma che invece ne desse una visione nuova in forma di video.
Abbiamo cercato di ricreare quell’effetto d’immagine che appartiene all’opera fotografica di Ontani usando complesse e artigianali tecniche di ripresa e animazione fino a ricolorare a mano i singoli fotogrammi delle sequenze girate.
Abbiamo lavorato cercando di andare alle radici culturali ma anche geografiche del territorio dove Ontani è cresciuto e nato che poi sono quelle che si sono fuse con il suo viaggio artistico nel mondo.
Il territorio, la presenza eclettica e fiabesca della Rochetta Mattei, le sue architetture moresche e orientali, la montagna piramide, il villino RomaAmor dove abita la sorella Tullia Ontani e che custodisce i segreti più intimi dell’artista.
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Il progetto, concepito tra il 2013 e il 2015, è stato sostenuto dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e realizzato con la collaborazione degli studenti dell’Accademia. Il regista, Maurizio Finotto, ha scritto per Viaemiliamagazine, queste noto di presentazione.
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