Foto Ernesto Assante e Gino CastaldoArrivano a Bologna le ‘Lezioni di rock’ curate da Ernesto Assante e Gino Castaldo.

Cinque appuntamenti in compagnia dei due importanti critici musicali per ‘entrare’ nella storia della musica che ha cambiato non solo la nostra percezione del suono, ma che è stata protagonista di profonde trasformazioni sociali.

Al Teatro delle Celebrazioni: 19 febbraio Beatles 4 marzo Rolling Stones 21 aprile U2  13 maggio Pink Floyd

 

Assante, quando nascono le ‘Lezioni di rock’?

L’idea è nata circa dieci anni fa, quando abbiamo proposto ai responsabili dell’Auditorium Parco della Musica di Roma di allargare alla musica “parlata” il loro campo d’azione. Abbiamo iniziato nel piccolo Teatro Studio, raccogliendo però immediatamente un grande successo, 300 persone, due domeniche al mese, di mattina. La risposta del pubblico è stata fantastica e pian piano siamo cresciuti, raccogliendo anche settecento persone per sera, sia con “eventi speciali” come la Lezione su “Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd in quadrifonia, sia con la stagione che abbiamo interamente dedicato alla discografia dei Beatles. Negli anni siamo “usciti” dall’Auditorium e siamo andati anche in diverse città italiane

Come si sviluppano le Lezioni?

Sono lezioni sostanzialmente “storiche”, nelle quali analizziamo il percorso di un artista, o un singolo album. Ci prepariamo una scaletta con i brani che vogliamo far ascoltare e vedere, una traccia dei discorsi che vogliamo fare, poi tutto è lasciato al clima della serata, all’estro del momento, a pensieri e parole che magari arrivano all’improvviso. La scaletta, insomma, cambia ogni volta.

Come scegliete i temi delle Lezioni?

La scelta non è mai facile, ci sono cose che io e Gino amiamo particolarmente ma che forse non sono nel gusto “medio” del pubblico, cose che è impossibile non proporre come i grandi classici del rock, e cose che invece vogliamo far scoprire al pubblico, che magari conosce poco o ascolta meno. E’ nella ricerca di questo equilibrio che pensiamo alle nostre stagioni di lezioni.

Come è cambiato il tuo lavoro da quando hai iniziato a oggi?

E’ cambiato davvero tutto, tecnicamente parlando, ho iniziato a scrivere con la macchina da scrivere e oggi mi ritrovo spesso a dettare i pezzi al mio smartphone. E’ cambiata in meglio la disponibilità di “materia prima”, sia le notizie e le informazioni, che arrivano attraverso la rete, direttamente dagli artisti molto spesso, sia la musica, che oggi è praticamente ovunque. E’ peggiorata di molto, invece, dal punto di vista critico, c’è molta meno gente interessata a leggere articoli musicali, le riviste specializzate sono praticamente morte. Ma c’è, appunto, questa nuova strada del “live journalism”, che noi incarniamo con le Lezioni di Rock 

Puoi indicare per i lettori di Viaemiliamagazine i cinque nomi da non perdere nel 2016?

Courtney Barnett, P.J. Harvey, Kanye West, M83, Nao, Red Hot Chili Peppers 

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