Emilia Romagna terra di Festival. Sono sempre di più gli appuntamenti che fanno della via Emilia una strada che solca rassegne con identità specifiche. Non si tratta soltanto di una serie di spettacoli in cartellone, ma di iniziative con una fisionomia strettamente legata al territorio. E con ospiti di sofisticata creatività

Come per il Barezzi Festival di Parma, che, arrivato alla sua nona edizione, va in scena dal 4 all’8 novembre nei teatri della città e in quelli di luoghi vicini. Solcando con leggerezza, ma anche con grande rigore stilistico, i generi. Il festival prende il nome da Antonio Barezzi, un personaggio la cui storia deve ancora essere scritta interamente. Un piccolo produttore di alcolici che amava la musica e che fu tra i primi a credere nel talento di Giuseppe Verdi e ne sostenne la formazione e gli studi.
Un festival, quindi, che esorta a riscoprire la funzione, mai così attuale del mecenatismo, proprio attraverso la riscoperta di questa figura che è stata così importante per la musica italiana.
E tra classica e contemporanea si sviluppa il programma del festival nel quale tutti gli artisti che si esibiscono sono invitati a reinterpretare un brano del patrimonio verdiano.

Calexico - Jairo Zavala small-3Quest’anno il programma gravita intorno a Rufus Wainwright, il cantautore che da recente tributato ad Atene  con uno spettacolo realizzato con gli artisti Cindy Sherman e Francesco Vezzoli, un omaggio a Maria Callas. Sarà al Teatro Regio di Parma il 6 novembre. Il 7, all’Auditorium Paganini ci sono i Calexico. Tra i tanti nomi italiani, Thegiornalisti e Appino suoneranno l’8 novembre in Piazza Ghiaia. Apertura il 4 al Teatro Verdi di Busseto con James Senese.

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